Quello dei prodotti anti invecchiamento è un business multi miliardario.
Secondo quanto afferma l’European Academy of Dermatology and Venereology (Eadv), che ha recentemente riunito alcuni dei più noti dermatologi mondiali.
In un congresso tenutosi a Istanbul, nel solo 2012 sarebbero stati spesi 96,5 miliardi di dollari di prodotti di bellezza, mentre per il 2016 si prevede addirittura un’accelerazione della spesa, con consumi in aumento di 16,3 miliardi di dollari.
Ma sono davvero utili i prodotti antirughe? E quali conviene utilizzare, per singole fasce d’età anagrafica?
Iniziamo con il ricordare che secondo la maggioranza dei dermatologi, le creme antirughe sarebbero realmente efficaci in applicazione topica (simile discorso vale anche per cosmeutici, lozioni contenenti attivi biologici e altri ingredienti che migliorano e rivitalizzano lo stato della pelle, così come l’utilizzo di integratori alimentari antiossidanti che contengano buone quantità di vitamine, di carotenoidi, di selenio e di rame, di flavonoidi e polifenoli).
Il problema è, semmai, cercare di individuare il giusto prodotto per la proprietà. Ad esempio, fino ai 20 anni gli specialisti raccomandano una semplice pulizia profonda della pelle e l’utilizzo dei filtri solari. Dai 20 anni ai 35 anni è invece consigliabile applicare delle sostanze antiossidanti e delle vitamine, mentre una volta superati i 35 anni – ma prima dei 50 anni – si può aggiungere a quanto sopra una crema stimolante il collagene, e la matrice intercellulare.
E dopo i 50? Una volta superato il mezzo secolo di vita si può efficacemente aggiungere una crema con sostanze umettanti e occlusive, in maniera tale che la pelle possa ricevere la giusta quantità di acqua, e rigenerare in tal modo lo strato cutaneo alterato.
Da evitare, concludono infine gli specialisti, le terapie ormonali sostitutive, visto e considerato che gli estrogeni migliorano il turgore cutaneo ma sono altresì associati a numerosi fattori collaterali sgraditi.